Il 4 settembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che riforma l'esame di maturità, introducendo importanti novità per l'anno scolastico 2025/2026. Tra le principali modifiche, spicca l'obbligatorietà del colloquio orale: chi rifiuta di sostenerlo sarà automaticamente bocciato.

Il decreto sancisce il ritorno alla denominazione storica di "Esame di Maturità", sottolineando l'importanza del percorso formativo e culturale degli studenti. Questo cambiamento mira a valorizzare la crescita complessiva degli studenti, ponendo l'accento non solo sulle conoscenze acquisite, ma anche sulle competenze trasversali sviluppate durante il percorso scolastico. Una delle novità più significative riguarda l'orale: diventa obbligatorio e rappresenta una parte fondamentale dell'esame. Il decreto stabilisce che l'esame di maturità si considera validamente superato solo con il regolare svolgimento di tutte le prove, comprese le due prove scritte a carattere nazionale e il colloquio orale. Pertanto, chi rifiuta deliberatamente di sostenere l'orale, anche in segno di protesta, sarà considerato non idoneo e dovrà ripetere l'anno scolastico. 

Il colloquio orale subisce una trasformazione significativa: non sarà più una semplice interrogazione su tutte le materie, ma una prova multidisciplinare che mira a valorizzare la capacità argomentativa e la maturazione complessiva dello studente. Le quattro discipline oggetto del colloquio saranno individuate annualmente attraverso un decreto del Ministro dell'Istruzione e del Merito, garantendo flessibilità e adattamento alle specificità dei diversi indirizzi di studio.

Le commissioni d'esame subiscono una revisione per renderle più efficienti: ciascuna sarà composta da due commissari esterni e due commissari interni per ogni classe abbinata, sostituendo la precedente composizione di tre esterni e tre interni. Questa modifica mira a semplificare le procedure e a ridurre i costi organizzativi per le istituzioni scolastiche.

Il decreto introduce la possibilità di sostenere esami integrativi per gli studenti che desiderano cambiare indirizzo di studio a partire dal terzo anno. Questi esami si svolgeranno in un'unica sessione, prima dell'inizio delle attività didattiche, facilitando i passaggi tra diversi percorsi formativi e offrendo maggiore flessibilità agli studenti.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire da giugno 2026, con l'obiettivo di garantire un avvio regolare dell'anno scolastico 2025/2026 e di permettere alle scuole di adeguarsi alle modifiche introdotte.

Questa riforma dell'esame di maturità rappresenta un passo significativo verso un sistema scolastico più orientato alla valorizzazione delle competenze e della crescita complessiva degli studenti, promuovendo un approccio più integrato e multidisciplinare alla valutazione finale.