L'approvazione del piano dell'offerta formativa e del calendario compete al consiglio di istituto, sulla base « degli indirizzi per l'attività della scuola e delle scelte di amministrazione e di gestione definiti dal dirigente scolastico »: si è, dunque, in presenza di un atto « a elaborazione complessa », nella quale sono coinvolti i tre principali attori della vita scolastica, i quali devono tenere conto delle istanze provenienti dai genitori e dalle istituzioni locali, nonché delle esigenze organizzative del plesso e degli obiettivi didattici prefissati; l'esercizio di tale potere discrezionale è tanto più connotato da onere motivazionale stringente, laddove l'istituzione scolastica decida di esercitarlo dopo la scadenza del termine (ordinatorio) del mese di ottobre, indicato dalla legge: in questo caso, infatti, la relativa motivazione dovrà evidenziare le specifiche ragioni che inducono l'amministrazione a ritenere indispensabili tali « modificazioni tardive » (nella specie, la distribuzione dell'orario scolastico settimanale da cinque a sei giorni), incidenti sull'affidamento riposto dai genitori al momento dell'iscrizione dei propri figli a scuola.