Dal decreto del 29 dicembre 2022, n. 198/2022 c.d. «Mille proroghe», il 198/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre è stata espunta la norma spostava al 2025 il vincolo triennale per i docenti neo immessi in ruolo, così come non sarà prevista la sanatoria per coloro che hanno un contenzioso aperto in merito agli ultimi concorsi da dirigente scolastico. In particolare ha destato perplessita anche da parte dei funzionari del Quirinale l'estensione della platea dei beneficiari, nell'ultima versione dell'emendamento oltre 10 mila persone; così come ha destato perplessità l'accesso di tutti al corso intensivo di 120 ore, che avrebbe ingolfato la procedura e allungato oltremodo i tempi di pubblicazione della graduatoria.

Mancata la sanatoria per quei dirigenti scolastici che dopo anni di servizio sono stati restituiti al ruolo di docente, in virtù del cambiamento giurisprudenziale da parte del Consiglio di Stato. Ricordiamo che sulla base della prima pronuncia del Consiglio di Stato, i 74 vincitori sub judice chiesero, appunto, di poter sostenere di nuovo la prova preselettiva. Ma questo non fece che determinare ulteriore confusione e incertezza. Infatti, per alcuni viene emessa un’ulteriore ordinanza sospensiva che consente al dirigente scolastico di restare al proprio posto. In attesa, però, del pronunciamento definitivo sul merito. Per altri, invece, il rigetto della richiesta comporta la restituzione al ruolo di insegnante nella regione di provenienza. Ma non è finita qui. Perché con il decreto n. 7176 del 17 settembre 2022 il Consiglio di Stato aveva ribadito che la soluzione ideale della vicenda sarebbe quella di un accordo extragiudiziale.