Con l’approvazione definitiva del nuovo Decreto Scuola 2025 (Il decreto-legge 24 giugno 2025, n. 90, recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge), il panorama dell’istruzione italiana si prepara ad accogliere importanti cambiamenti. Il provvedimento, convertito in legge, introduce una serie di misure che riguardano assunzioni, concorsi, sicurezza scolastica e rappresentanza. Vediamo nel dettaglio i punti salienti della riforma.

Assunzioni Straordinarie: via libera ai vincitori del concorso PNRR

Una delle novità più attese riguarda il piano di reclutamento dei docenti. Il decreto stabilisce l’assunzione a tempo indeterminato dei vincitori del concorso “PNRR fase 1”, riservato a chi ha maturato almeno tre anni di servizio e ha superato le prove selettive previste dal bando. Le immissioni in ruolo avverranno già a partire dal prossimo anno scolastico, con l'obiettivo di ridurre la precarietà e garantire maggiore continuità didattica.

Concorsi e Abilitazioni: nuove regole e semplificazioni

Il decreto introduce anche una semplificazione delle procedure concorsuali, prevedendo tempi più rapidi e una maggiore chiarezza nei requisiti di partecipazione. Si potrà accedere con i 24 CFU, ma è previsto un percorso di formazione iniziale e tirocinio (FIT) per chi non ha maturato esperienza sul campo. Viene inoltre rafforzata l’abilitazione all’insegnamento come requisito di accesso per i futuri concorsi ordinari.

Assicurazione scolastica estesa a studenti, docenti e ATA

Per la prima volta, il sistema scolastico nazionale prevede una copertura assicurativa obbligatoria non solo per gli studenti, ma anche per il personale docente e ATA. L’assicurazione, finanziata con risorse pubbliche, coprirà gli infortuni verificatisi durante le attività didattiche e formative, comprese quelle svolte fuori dalle mura scolastiche (uscite didattiche, laboratori, PCTO).

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si apre ai genitori

Un altro elemento innovativo riguarda il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), che vedrà finalmente rappresentati anche i genitori. Questa modifica mira a rafforzare il dialogo tra scuola e famiglia, valorizzando il contributo delle componenti esterne nella definizione delle politiche scolastiche.

Educatori: riconoscimento professionale e prospettive di carriera

Anche il personale educativo riceve attenzione nel testo di legge. Viene riconosciuta la specificità della figura dell’educatore, sia nei convitti e negli istituti educativi statali, sia nel contesto dell'inclusione scolastica. Sono previste misure per valorizzare il ruolo e favorire la mobilità professionale, anche con percorsi di formazione mirati.

Osservazioni finali

Il Decreto Scuola 2025 rappresenta un passo avanti verso la stabilizzazione del personale, l’inclusione, la sicurezza e la partecipazione nella scuola italiana. Tuttavia, non mancano critiche da parte di alcune sigle, che ritengono insufficiente l’intervento sul precariato storico e chiedono ulteriori investimenti strutturali. Resta da vedere come le misure si tradurranno concretamente nei prossimi mesi.