Il cittadino può richiedere documenti che risalgono ad una data anteriore all’istituzione dell’accesso civico generalizzato?

RISPOSTA

Lo può chiedere. La pubblica amministrazione non può rifiutarsi di dare accesso ai documenti richiesti con la motivazione che questi risalgono a una data anteriore all’entrata in vigore del d.lgs. n. 33/2013 o del d.lgs. n. 97/2016. Un eventuale rifiuto motivato dalla pubblicazione amministrazione sulla base di un limite temporale non è previsto dalla legge ed è, quindi, illegittimo.

Nel caso in cui l’amministrazione riceva più volte dal medesimo soggetto una richiesta identica, che cosa deve fare?

RISPOSTA

Se lo stesso richiedente ha già formulato una richiesta identica o sostanzialmente coincidente, l’amministrazione ha la facoltà di non rispondere alla nuova richiesta, a condizione che la precedente sia stata integralmente soddisfatta.

Un singolo soggetto può proporre più di una richiesta di accesso alla stessa pubblica amministrazione in un periodo di tempo limitato?

RISPOSTA

Lo può chiedere. Tuttavia, l’amministrazione può valutare l’impatto cumulativo delle predette domande sul buon andamento della sua azione e, nel caso di manifesta irragionevolezza dell’onere complessivo che ne deriva, rifiutarsi di dare l’accesso al richiedente.

A che cosa serve il registro degli accessi ai documenti?

RISPOSTA

Il registro degli accessi è uno strumento informatico che consente, da un lato, di agevolare i cittadini nella consultazione di richieste di accesso già presentate e nel monitoraggio dell’andamento di queste richieste; dall’altro, di accrescere l’efficacia organizzativa interna alla singola pubblica amministrazione per gestire le richieste di accesso e per armonizzare le decisioni su richieste d’accesso simili. Il registro dovrebbe essere pubblico e dovrebbe contenere l’elenco delle richieste e il relativo esito.

Che cosa succede nel caso in cui la richiesta di accesso ai documenti di un cittadino sia irragionevole e pregiudichi il buon funzionamento della pubblica amministrazione?


RISPOSTA

L’amministrazione, prima di decidere sulla domanda, deve contattare il richiedente e assisterlo nel tentativo di ridefinire l’oggetto della richiesta entro limiti compatibili con i principi di buon andamento e di proporzionalità. Soltanto qualora il richiedente non intenda riformulare la richiesta, la pubblica amministrazione può rifiutare la richiesta di accesso, indicando i motivi per i quali ritiene che la richiesta sia irragionevole.